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Il Presepe
Pubblicato da in Storia del Presepe • 01/07/2010 16:07:31
Il presèpe è la rappresentazione plastica della nascita di Gesù. Il presepe, allestito nelle chiese e nelle case durante il periodo natalizio, riproduce con figure di materiali vari, in un'ambientazione ricostruita più o meno realisticamente, le scene della Natività e dell'Adorazione dei Magi.

origini ed evoluzione

Il presepe ha origine dalle sacre rappresentazioni che si tenevano nelle chiese in occasione del Natale, alle quali è probabilmente da collegare anche il p. vivente ricostruito da S. Francesco a Greccio. Con la loro decadenza, dopo il sec. 14° nacquero i primi allestimenti plastici permanenti, spesso di grandi dimensioni, che tendevano a mantenerne lo spirito di realistica rievocazione; caratteristici i p. lucani e pugliesi, ambientati su un monte. I francescani e i domenicani, e in seguito i gesuiti, diedero impulso alla diffusione del p. in Italia e in tutta l'Europa centrale. Il più antico p. italiano conservato, almeno in parte, è quello di Arnolfo di Cambio (1280 circa) in S. Maria Maggiore a Roma, dove dal sec. 7° si venerava la reliquia della culla di Gesù; seguono il p. di P. e G. Alamanno (1478) in S. Giovanni a Carbonara a Napoli e, nel sec. 16°, il p. di S. Bartolomeo a Scicli, in Sicilia, e quelli di G. Ferrari a Varallo e a Varese. Nel sec. 17° si diffusero i p. mobili, allestiti anche nelle case, con composizioni sempre più complesse e ambientazioni dal vivo gusto realistico, raggiungendo nel sec. 18° il massimo sviluppo specie in alcuni centri, come Napoli o Genova. All'episodio della Natività si aggiunsero scene e personaggi secondarî, a sottolineare il contrasto tra la vita mondana e l'evento miracoloso, ma che divennero pretesto per virtuosistiche realizzazioni.

artisti, centri di produzione, materiali

Diversi i materiali usati, come il legno, lo stucco, la terracotta, la cera, caratteristici anche dei varî centri di produzione: l'Alto Adige, le Venezie e la Liguria si specializzarono nell'uso del legno, in cui erano spesso sagomate solo le teste e gli arti delle figure, poi rivestite da sarti specializzati; a Roma e Napoli le stesse parti erano plasmate in terracotta, che divenne poi il materiale più diffuso. In Sicilia vennero eseguiti inoltre caratteristici p. in rame e corallo. Per le varie parti della realizzazione, dalla minuscola suppellettile agli sfondi e agli scenarî, intervennero artisti e artigiani specializzati; tra gli scultori si ricordano A. de Vivo, i Sammartino, i Bottiglieri, i Celebrano, i Vaccaro. Quasi mai si sono conservati p. completi, soprattutto per quanto riguarda gli scenarî originali, a causa del loro stesso carattere effimero. Ne restano in collezioni private e in alcuni musei pubblici: numerosi nel museo di S. Martino a Napoli, nella Reggia di Caserta, nella galleria di Palazzo Rosso a Genova.



Breve excursus storico sul presepe
Pubblicato da in Storia del Presepe • 01/07/2010 16:00:51